Tornano i Modena City Ramblers: «Genova sei pronta?»
Genova – Sabato 1 aprile al Crazy Bull di via Degola a Sampierdarena i Modena City Ramblers tornano a Genova per la tappa ligure del nuovo tour Mani come rami, ai piedi radici, titolo dell’ultimo album della combat folk band emiliana.
«Di Genova abbiamo gran bei ricordi anche se è una città nella quale si fa fatica a suonare. Forse è anche per questo che quando torniamo va sempre bene, la gente si sfoga per tutte le volte che non siamo venuti – inizia così l’intervista a Davide “Dudu” Morandi, voce della band dal 2006 - Quando parliamo di Genova è impossibile non pensare al nostro Luca Giacometti che oggi non c’è più: lui ci ha portato in giro per la città e ce l’ha fatta conoscere, Genova ci è molto cara».
I MCR sono nati sul finire degli anni novanta, una passione sbocciata grazie all’amore comune per la tradizione popolare, interpretata e arrangiata prendendo spunto dalla musica irlandese sia per il suono che per quel City Ramblers che omaggia Dublino. Non è un caso se l’unica collaborazione del nuovo disco è la band americana Calexico, che impreziosisce la ballata Ghost Town evocando suoni morriconiani, celtici e tzigani.
«Abbiamo scelto la via della totale indipendenza e dell’autoproduzione: nella musica di oggi è sempre più una scelta forzata. Fortunatamente abbiamo iniziato diversi anni fa e ci siamo fatti trovare pronti». Mani come rami, ai piedi radici è infatti il primo disco totalmente prodotto dalla Modena City Records, la nuova avventura discografica della band.
«Questa volta abbiamo curato tutto noi, dalle produzioni alle registrazioni fino alle grafiche e alla stampa». La copertina dell’album è anche un tributo ai 25 anni dall’uscita dell’album The Joshua Tree degli U2: «Pur non avendo preso ispirazione dai loro suoni gli U2 sono una di quelle band che ci ha fatto capire quanto è bello innamorarsi della musica – continua Davide “Dudu” Morandi – Andavamo a vederli ogni volta che si riusciva ma quest’anno dovremmo farne a meno perché quando verranno in Italia saremo in tour anche noi… Per fortuna!».
Che spettacolo aspetta il Crazy Bull? «Saranno due ore di musica, intense e senza pause. Canteremo alcuni brani del nuovo album ma anche tanti pezzi di Terra e libertà, il nostro disco del 1997 che festeggia vent’anni, e i nostri “classici” di sempre».
Apertura porte alle 21, il concerto inizierà invece alle 22 con l’aftershow a cura di Madsoundsystem.